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Composizione negoziata della crisi: tempi, limiti e proroghe

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La composizione negoziata della crisi è diventata, nel nuovo assetto del Codice della Crisi d’Impresa (D.Lgs. 14/2019), uno strumento chiave per evitare il fallimento delle aziende in difficoltà. Si tratta di una procedura volontaria gestita dalla Camera di Commercio, che mette attorno a un tavolo imprenditore, creditori ed esperto indipendente, con l’obiettivo di individuare una soluzione di risanamento sostenibile. L’esperto — selezionato da un elenco camerale — svolge un ruolo di facilitatore neutrale: guida le trattative, monitora la correttezza delle parti e propone soluzioni operative. Durata e limiti dell’incarico Il Codice della Crisi (art. 17, comma 7) stabilisce che l’incarico dell’esperto dura 180 giorni, salvo proroga. Se entro tale termine non emerge una soluzione di risanamento, la procedura viene archiviata dalla Camera di Commercio. Tuttavia, la legge consente una proroga massima di altri 180 giorni, in due casi specifici. ...

Le fondazioni come strumenti di controllo delle società: il caso Armani

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Il testamento di Giorgio Armani, reso pubblico dopo la sua scomparsa, ha previsto il trasferimento della quasi totalità delle quote della Giorgio Armani S.p.A. alla Fondazione Giorgio Armani . La Fondazione diviene così azionista stabile , con il compito di custodire il patrimonio economico e identitario dello stilista, preservando l’italianità e garantendo continuità nel lungo periodo. Questa scelta risponde a una logica ben precisa: evitare frammentazioni ereditarie, mantenere unitario il controllo e definire regole di governance già in vita del fondatore.   Le fondazioni come “cassaforte” delle imprese familiari Il modello Armani non è isolato: in Italia, molte grandi realtà hanno adottato lo strumento della fondazione di controllo . Esempi noti sono: Fondazione Ferrero , che custodisce il gruppo dolciario piemontese, Fondazione Prada , legata al marchio di lusso, Fondazione Del Vecchio , che ha avuto un ruolo decisivo nella governance di Essilor...

Prededucibilità del credito dell’advisor legale nella liquidazione controllata (CCII)

Nel nuovo Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza (CCII) è previsto un trattamento di favore – la prededucibilità – per determinati crediti sorti in relazione alle procedure concorsuali. Ci si chiede se, nel caso della liquidazione controllata del sovraindebitato , il compenso dovuto a un avvocato per attività svolta prima dell’apertura della procedura (ad esempio, per assistere il debitore nella preparazione del ricorso) possa essere considerato credito prededucibile . In altri termini, occorre verificare se il credito professionale dell’avvocato, maturato anteriormente alla sentenza di apertura della liquidazione controllata, abbia diritto a una soddisfazione prioritaria sul patrimonio del debitore. A tal fine esamineremo la normativa rilevante – in particolare l’art. 6 CCII sulla prededucibilità e l’art. 270 CCII sulla liquidazione controllata – e la giurisprudenza che ha affrontato il tema, con specifica attenzione al momento di insorgenza del credito rispetto a...